Presso la Biblioteca della Camera dei Deputati è stata ufficialmente lanciata la campagna di comunicazione…
Appello di Confartigianato al Governo: “No a chiusure discriminatorie per le nostre imprese del benessere”
Continua l’impegno di Confartigianato verso il Governo come evidenziato nel comunicato di Confartigianato Nazionale per porre rimedio ad un evidente incongruenza che penalizza ormai da mesi le attività del Benessere ed in modo particolare le attività di estetica. L’appello di Confartigianato è chiaro: più equità per le attività del comparto del wellness.
Confartigianato che, nell’ambito dei prossimi provvedimenti governativi, non si ripeta lo stesso clamoroso errore, che ancora sta facendo sentire i suoi effetti con la pesante penalizzazione economica subita dai centri estetici.
Questa limitazione non ha però solo risvolti economici, ma evidenzia soprattutto gravi rischi per la salute dei clienti, bersagliati dalle offerte degli operatori abusivi che, in quanto tali, non subiscono alcuna restrizione.
Ma anche la limitazione allo spostamento tra comuni per potere usufruire dei servizi di acconciatura o la confusione interpretativa riferita alle attività presenti nei Centri Commerciali è stata ripetutamente segnalata da Confartigianato.
Le imprese di acconciatura sono attività di servizio e pertanto deve essere chiarito che non rientriamo nelle attività soggette a chiusura nell’ambito dei centri commerciali. Così come deve essere chiarito che è sempre possibile lo spostamento tra Comuni per raggiungere il proprio acconciatore/estetista di fiducia.
L’appello di Confartigianato al Governo è dunque quello di accogliere le istanze del settore ripristinando, nell’ambito dei prossimi provvedimenti, una situazione che consenta alle imprese regolari di operare con serenità, nell’osservanza delle regole a tutela della salute dei cittadini, dell’economia del settore e dello stesso Paese.
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