Il vicepresidente Stefano Crestini: “Un contributo alle imprese e al territorio”
Aperto il secondo e il quarto venerdì di ogni mese. Il servizio è gratuito

Vivere bene in condominio è possibile. Alla base deve esserci una conoscenza corretta dei regolamenti   e il loro rispetto. Un aiuto in questo senso è quello che da domani, venerdì 10 novembre, verrà offerto dallo “Sportello Condominio”, il nuovo servizio promosso da Confartigianato Imprese Prato in collaborazione con Confartamministratori, l’associazione nata in ambito Confartigianato nazionale che raggruppa gli amministratori di condominio. Il servizio, totalmente gratuito, sarà attivo il secondo e il quarto venerdì di ogni mese in orario 9-11 presso la sede Confartigianato di Maliseti, in via Dino Saccenti 19-21. Gli utenti troveranno un esperto in materia, Aurelio Fracasso, pronto ad ascoltarli e quindi a indirizzarli verso la soluzione del loro problema. “Questo nuovo servizio – spiega il vicepresidente di Confartigianato Imprese Prato, Stefano Crestini – vuole essere un contributo offerto in primo luogo ai nostri soci ma più in generale al territorio, sia che si tratti del condominio che interessa l’impresa sia quello della propria abitazione”. Il servizio è gratuito e aperto a tutti, compresi gli stessi amministratori che vogliano un parere di un collega esperto su questioni relative alla loro attività. “La materia condominiale è estremamente ampia e complessa – spiega Alessandro Ferrari, presidente di Confartamministratori – Ogni anno viene introdotta qualche novità soprattutto in tema di fiscalità. Un aggravio di cui deve farsi carico l’amministratore la cui professionalità non sempre è riconosciuta in modo pieno e corretto”. “Lo sportello pratese – dice Andrea Stigliano, direttore di Confartamministratori – è il terzo dopo quello di Firenze, attivo da ben 9 anni, e più recentemente quello di Sesto Fiorentino. Un’esperienza che si è rivelata importante, diventando punto di riferimento sia per privati cittadini che colleghi amministratori. Siamo convinti che a Prato esista la stessa necessità“.