Ottima notizia per il tessile pratese. Arriva da Roma, dove sono stati approvati gli emendamenti…
Artigiani tessili uniti sui rifiuti: “Che non siano i soliti noti a pagare”
AFFOLLATISSIMA ASSEMBLEA DEI TESSILI CNA E CONFARTIGIANATO SUL TEMA RIFIUTI
Viti e Vignolini: “Una partecipazione che testimonia che gli artigiani tessili pratesi sono vivi e credono nel futuro”
Sì alla deassimilazione, ma non siano i “soliti noti” a pagare
Un colpo d’occhio che evocava immagini di decenni passati: la riunione degli artigiani tessili di Cna e Confartigianato, tenuta ierisera 19 ottobre nel salone della Camera di commercio di Prato sul tema dell’assimilazione dei rifiuti all’ordine del giorno, ha registrato una partecipazione simile a quelle che caratterizzavano gli anni d’oro del tessile pratese . “Un segnale forte di come gli artigiani tessili pratesi siano ancora vivi e soprattutto credano ancore fortemente nel futuro della loro attività – dicono all’unisono Moreno Vignolini e Francesco Viti, rispettivamente presidenti dei Tessili di Confartigianato e Cna – I rappresentanti di oltre 70 aziende a questa importante riunione testimoniano che i terzisti pratesi sono tornati non solo a partecipare e ad affrontare i cambiamenti che li riguardano ma a fare anche proposte condivise per suggerire soluzioni”. In merito all’argomento della serata infatti, l’orientamento emerso è stato quello favorevole alla deassimilazione dei rifiuti, un percorso ritenuto inevitabile verso un modo più moderno ed efficace di gestire i rifiuti prodotti dalle aziende. “Quello che invece ci preoccupa – dicono Viti e Vignolini – è la forte evasione che si riscontra su questo fronte e, con l’esigenza dell’amministrazione di realizzare il servizio a costo zero, il rischio che alla fine si vada dai soliti noti a battere cassa per far quadrare i conti”. “Quello della deassimilazione è un sistema virtuoso che noi artigiani vogliamo percorrere anche a costo di qualche incombenza in più – dice Vignolini – ma le istituzioni, dalla Regione al Comune, devono avere il coraggio di affrontare e risolvere questo problema in modo serio e definitivo. I controlli non bastano: il sequestro dei macchinari appare invece un deterrente molto più efficace”. “Con una gestione oculata dei rifiuti esiste la possibilità di ridurre col tempo le tariffe – dice Viti – ma non vorremmo che questa forte evasione vanificasse i nostri sforzi facendoci poi ripagare anche quanto spetterebbe ad altri”. Per quanto riguarda i controlli Asl, Viti invita inoltre “tutti gli artigiani tessili a rivolgersi alla propria associazione per avere un sostegno e una consulenza per una verifica delle tante adempienze burocratiche cui sono tenute le aziende”.
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