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Asili nido privati: più aiuti, chiede Confartigianato
Confartigianato, che rappresenta 55% degli asili nido privati e che partecipa attivamente nel coordinamento di tutti e 33 i nidi convenzionati, esprime la propria preoccupazione per il mancato rinnovo delle convenzioni e in merito a ciò, ha partecipato attivamente alla stesura della lettera aperta inviata al Sindaco, agli Assessori e ai Capigruppo Consiliari del Comune di Prato, comparsa recentemente sulla stampa e che riportiamo integralmente.
Tale lettera è l’espressione del profondo disagio che attraversa i nidi associati a Confartigianato e comunque di tutti gli asili nido privati a causa del protrarsi di questa difficile situazione. Crediamo che debba essere trovata velocemente una soluzione, per il bene delle famiglie e soprattutto dei cittadini più piccoli.
L’offerta educativa per la prima infanzia di Prato è rappresentata da 7 nidi pubblici in grado di garantire solo 360 posti e 33 nidi privati autorizzati, accreditati e convenzionati con 1170 posti disponibili. Solo questo permette al Comune di Prato di rientrare nei parametri di Lisbona. Nonostante ciò vi è una forte e grave sperequazione tra la gestione del servizio educativo dei nidi pubblici e la gestione del servizio dei nidi privati. Nel primo caso il costo che il Comune sostiene si aggira intorno ai 1.150 euro a bambino al mese euro mentre i nidi privati devono sostenere tutti i costi con la sola retta a carico delle famiglie che si aggira intorno ai 569 euro senza nessuno sostegno da parte dell’Amministrazione che anzi sta chiedendo maggiori impegni a carico dei nidi stessi.
Chiediamo che sia incrementata la quota per il “credito di accesso” a favore delle famiglie, un sostegno fattivo, anche minimo, a favore dei nidi per sostenere i maggiori impegni richiesti dalla Pubblica Amministrazione e che sia riconosciuto nella sua totalità il “sistema integrato pubblico-privato”.
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