Investimenti nel settore tessile, della moda e degli accessori Sono stati pubblicati, con decreto direttoriale…
Assemblea Federazione Moda: “Regole chiare sul Made in Italy”
Occhi puntati al Tavolo della Moda del 6 agosto prossimo, occasione per portare al Ministro Urso le istanze che riguardano principalmente la tutela del Made in Italy. Questo e molti altri i temi affrontati ierisera, mercoledì 24 luglio, dall’assemblea generale della Federazione Moda di Confartigianato, con la partecipazione in remoto di Maurizio Sarti, della Sezione Sistema Moda di Confindustria Toscana Nord.
”La presenza per la prima volta in una nostra assemblea di un rappresentante di Confindustria – commenta il presidente nazionale della Federazione Moda di Confartigianato, Moreno Vignolini – testimonia l’opportuno e necessario clima di condivisione di orientamenti e strategie per sostenere nel modo più efficace le aziende e l’economia del nostro distretto”.
Sarti, reduce dalle recenti fiere campionarie, ha tracciato un panorama che apre finalmente a una speranza di ripresa del settore. “Rimangono tuttavia – precisa Vignolini – preoccupazioni del mondo terzista soprattutto per quanto riguarda alcune fasi di lavorazione. La dice lunga il constatare che molte filature cardate abbiano fatto manutenzione tra giugno e luglio. Non accadeva da molti anni”.
Al di là delle speranze di ripresa, Confartigianato pone grande attenzione all’incontro del 6 agosto al Tavolo della Moda, convocato a Roma dal ministro Adolfo Urso. “La chiave di svolta per il nostro distretto e più in generale per il settore tessile è la tutela vera e reale del Made in Italy – sostiene Vignolini – Noi avanzeremo una richiesta molto chiara: individuare per ogni prodotto le fasi principali di lavorazione che dovranno venir realizzate in Italia. Un modo estremamente diretto e preciso per fregiarsi del Made in Italy, senza più scappatoie per nessuno”.
Altro tema affrontato è stato quello della transizione 5.0, dove non mancano perplessità sulla bozza di decreto attuale. “La nostra impressione – dice Vignolini – è che il percorso individuato per ottenere i benefici sia eccessivamente complicato. Noi di Confartigianato ci impegneremo su questo per arrivare a una soluzione che possa soddisfare le aspettative delle nostre imprese”.
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