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Entra in vigore il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti
Sulla Gazzetta Ufficiale del 31 maggio è stato pubblicato il decreto 4 aprile 2023, n. 59 del MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA (MASE), Regolamento recante ‘Disciplina del sistema di tracciabilità dei rifiuti e del registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti ai sensi dell’articolo 188-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152’. Confartigianato ha seguito fin dall’inizio la sperimentazione del prototipo sperimentale di registro presso l’Albo nazionale gestori ambientali e ha partecipato alla consultazione degli stakeholder tenutasi nel maggio dello scorso anno.
Il provvedimento entra in vigore il 15 giugno prossimo e prevede per l’iscrizione dei soggetti obbligati un ampio periodo transitorio, con adesioni scaglionate in un arco temporale che va dai 18 ai 30 mesi dall’entrata in vigore del regolamento, a seconda delle dimensioni delle aziende. Le prime iscrizioni, riservate ai produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti, arriveranno solo a partire da dicembre 2024. Anche le tariffe di iscrizione variano a seconda della grandezza delle imprese: dai 100 euro ai 15 per il contributo del primo anno, mentre per i successivi si va dai 60 ai 10. Il decreto interministeriale introduce anche i nuovi modelli di registri di carico e scarico e formulari, che saranno adottati e utilizzati in formato cartaceo dai soggetti non obbligati a iscriversi alla piattaforma, mentre i soggetti obbligati dovranno utilizzarli nella loro veste digitale, a partire dalla data d’iscrizione, per inviare al RenTRi i dati sulle movimentazioni di rifiuti.
I formulari digitali, nello specifico, potranno essere esibiti durante il trasporto anche su dispositivi mobili. Le modalità tecniche di compilazione, però, così come tutte le principali modalità operative del sistema – a partire da quelle relative alla trasmissione dei dati al RenTRi – saranno definite solo successivamente dal Ministero dell’Ambiente con uno o più decreti direttoriali. Il periodo transitorio servirà insomma anche e soprattutto a tarare al meglio le istruzioni operative per la gestione della piattaforma, sia in forma diretta tramite gli applicativi che saranno resi disponibili alle aziende, sia in interoperabilità con i principali software gestionali di mercato.
Oltre ad assicurare l’attività di controllo sui rifiuti, il nuovo sistema intende mettere a disposizione di imprese e settore pubblico dati, servizi e informazioni per promuovere l’economia circolare e il recupero di materia.i
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