Entrata in vigore ieri, la patente a crediti introdotta dal nuovo art. 27 del Testo…
Gli incentivi per gli impianti nel 2024
Vediamo di fare un punto della situazione, per quanto possibile e allo stato attuale della normativa, sugli incentivi ancora disponibili per spingere cittadini e imprese verso interventi di riqualificazione energetica.
Bonus casa ed Ecobonus
Le “detrazioni classiche”, ovvero Bonus Casa ed Ecobonus, sono ancora valide senza modifiche fino al 31/12/2024. Sarà quindi possibile, per tutto l’anno corrente, portare in detrazione per 10 anni le spese di ristrutturazione edilizia (50%) e riqualificazione energetica (50-65%) con gli stessi criteri tecnici, documentali e fiscali del 2023.
Le “detrazioni classiche”, ovvero Bonus Casa ed Ecobonus, sono ancora valide senza modifiche fino al 31/12/2024. Sarà quindi possibile, per tutto l’anno corrente, portare in detrazione per 10 anni le spese di ristrutturazione edilizia (50%) e riqualificazione energetica (50-65%) con gli stessi criteri tecnici, documentali e fiscali del 2023.
Ritenuta sui bonifici parlanti
Una novità importante che impatterà su tutti i sistemi di incentivazione basati sulla detrazione fiscale riguarda i pagamenti: i bonifici parlanti per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica, dal 1° marzo 2024, avranno un
innalzamento della ritenuta d’acconto dall’8 all’11%. Misura che purtroppo avrà un forte impatto sulle piccole e medio imprese che rappresentiamo, perché ciò equivale a togliere alle imprese liquidità nel breve periodo, riducendo notevolmente la capacità di investire.
Superbonus
Qual è la situazione a gennaio 2024? Difficile tenere traccia ormai delle decine e decine di modifiche susseguite dal 2020 ad oggi per quanto riguarda la detrazione al 110%. Le ultime sono arrivate il 29 dicembre con la pubblicazione del DL 212/2023 e ulteriori potrebbero essere ufficializzate con la conversione in legge dello stesso a metà febbraio 2024. Al momento però possiamo dire che per tutto il 2024 le spese sostenute per gli interventi di cui all’art. 119 del Decreto Rilancio potranno accedere alla detrazione fiscale del 70% (superbonus 70%), mantenendo inalterati requisiti e adempimenti previsti dalla norma agevolativa. Nel 2025 l’aliquota diminuirà al 65%.
Qual è la situazione a gennaio 2024? Difficile tenere traccia ormai delle decine e decine di modifiche susseguite dal 2020 ad oggi per quanto riguarda la detrazione al 110%. Le ultime sono arrivate il 29 dicembre con la pubblicazione del DL 212/2023 e ulteriori potrebbero essere ufficializzate con la conversione in legge dello stesso a metà febbraio 2024. Al momento però possiamo dire che per tutto il 2024 le spese sostenute per gli interventi di cui all’art. 119 del Decreto Rilancio potranno accedere alla detrazione fiscale del 70% (superbonus 70%), mantenendo inalterati requisiti e adempimenti previsti dalla norma agevolativa. Nel 2025 l’aliquota diminuirà al 65%.
Con il DL 212 viene introdotta una sanatoria per i lavori non completati entro il 31 dicembre 2023, e istituisce un fondo povertà per i redditi con Isee sotto i 15.000 euro finalizzato a compensare la differenza tra la precedente aliquota del 110% e quella attuale al 70% ma soltanto se gli interventi hanno raggiunto uno stato di avanzamento pari al 60% entro il 31 dicembre scorso. La detrazione al 110% sarà mantenuta solo per i lavori realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023. Il decreto-legge prevede, in relazione ai cantieri avviati nel rispetto dei termini relativi alla normativa sul Superbonus 110%, che sarà riconosciuto il credito d’imposta per tutti i lavori realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023. Per le opere ancora da effettuare, a partire dal 1° gennaio 2024 si confermano le percentuali – aliquota al 70% – previste a legislazione vigente.
Il Conto Termico
Anche per il 2024 si può accedere al Conto Termico, ovvero il sistema di incentivi economici erogati tramite bonifico bancario promosso dal Governo italiano per favorire gli interventi finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica e all’utilizzo di fonti rinnovabili nel settore degli impianti termici degli edifici. La modalità di erogazione tramite bonifico bancario rende il Conto Termico un sistema vantaggioso rispetto alle detrazioni fiscali, ma deve essere gestito con attenzione visto il particolare set documentale necessario per aprire l’istanza di incentivazione presso il portale GSE. Per questo è stato predisposto l’iter del servizio Conto Termico Cloud che accompagna, attraverso strumenti e
supporti, all’incentivazione tramite questo particolare bonus
Anche per il 2024 si può accedere al Conto Termico, ovvero il sistema di incentivi economici erogati tramite bonifico bancario promosso dal Governo italiano per favorire gli interventi finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica e all’utilizzo di fonti rinnovabili nel settore degli impianti termici degli edifici. La modalità di erogazione tramite bonifico bancario rende il Conto Termico un sistema vantaggioso rispetto alle detrazioni fiscali, ma deve essere gestito con attenzione visto il particolare set documentale necessario per aprire l’istanza di incentivazione presso il portale GSE. Per questo è stato predisposto l’iter del servizio Conto Termico Cloud che accompagna, attraverso strumenti e
supporti, all’incentivazione tramite questo particolare bonus
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