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Impianti fotovoltaici, ritirata la norma sui requisiti professionali
A dicembre è stato deliberato dall’UNI, l’Ente Italiano di Normazione, il ritiro della norma UNI CEI 11696:2017, che stabiliva i requisiti per l’attività professionale degli operatori degli impianti fotovoltaici. La decisione dell’UNI è solo l’ultimo, positivo risultato di una lunga serie di azioni ed interventi che le organizzazioni artigiane di rappresentanza del settore, Confartigianato Impianti, Cna Installazione e Impianti, Casartigiani Installazione Impianti, Claai, hanno posto in essere a tutela della qualificazione del lavoro impiantistico sicuro e della normativa di legge di riferimento, in particolare del Decreto Ministeriale n. 37/2008.
Sulla scorta della legge 4/2013 sulle professioni non regolamentate, infatti, sono state emanate alcune norme tecniche e prassi di riferimento che non si armonizzano con la normativa di legge per l’accesso alla professione di installatore, rischiando di creare confusione sul mercato.
Le Organizzazioni dell’artigianato, quindi, quali stakeholders di riferimento del settore, nell’apprezzare la decisione di UNI, proseguono, come di consueto, la propria collaborazione attiva con gli enti normatori, anche attraverso l’impegno profuso nei comitati tecnici, nella convinzione che il ruolo di UNI e CEI resti fondamentale per il complesso ambito dell’installazione impianti, al fine di definire le regole tecniche e gli standard applicativi per l’esecuzione dei lavori secondo la regola dell’arte. Soddisfatto il Presidente degli antennisti-elettronici ed elettricisti di Confartigianato Imprese Prato Romano Mati: “Questa è una notizia che attendevamo da tempo. Questo progetto, poi ritirato, ci avrebbe costretto a conseguire l’ennesima qualifica al termine di un percorso costoso. I nostri professionisti hanno già conseguito il patentino FER, che in questo modo sarebbe risultato pressoché inutile. Crediamo che la categoria non abbia bisogno di essere inserita in un ‘mercato delle certificazioni di competenza’ che così com’è non serve certo ad aumentare le competenze”.
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