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ISA

ISA: Indicatori Sintetici di Affidabilità Fiscale

ISA: Indicatori Sintetici di Affidabilità Fiscale

Cosa sono e perché sostituiranno gli STUDI DI SETTORE

Gli ISA manderanno  in pensione,  per alcune tipologie di aziende, i tanto criticati STUDI DI SETTORE.

Si affaccia all’orizzonte il nuovo metodo valutativo delle aziende da parte del fisco:  gli ISA che verranno applicati a partire già dalla stagione fiscale 2018 per i redditi maturati nell’anno 2017.  ISA è l’acronimo che sta per INDICE SINTETICO DI AFFIDABILITA’ e rappresenta, in sostanza, una valutazione a punti (una sorta di pagellino) che rappresentano l’affidabilità dell’azienda stessa a seconda di alcuni parametri ben precisi stabiliti dall’Agenzia delle Entrate.

Gli Studi di Settore sono stati largamente criticati fin dalla loro comparsa nel mondo fiscale perché, avendo essi finalità prevalentemente accertative e avendo come risultato un secco indice di raffronto per cui si stabiliva o meno la “congruità” dell’azienda, rappresentavano per i contribuenti una “sentenza” piuttosto che un’indicazione, senza possibilità di appello se non quella di adeguamento ai parametri indicati dagli stessi.

Gli Indici Sintetici di Affidabilità invece funzionano né più né meno come una pagella: un dato sintetico che consentirà di stabilire, su una scala di valori da 1 a 10 il grado di affidabilità del contribuente in esame. Differentemente dagli Studi di Settore, il cui dato cardine era rappresentato dal fatturato, gli ISA si basano su parametri diversi che prendono in considerazione la plausibilità dei ricavi, la durata delle scorte, l’indice di redditività per addetto, il valore aggiunto, e le eventuali anomalie economiche che potrebbero risultare con l’incrocio di questi dati con banche dati esterne quali i consumi elettrici o i dati dell’INPS.  La novità sta, oltre che nei termini di valutazione, anche e soprattutto nella possibilità di avere un canale aperto di comunicazione con il fisco, che permetterà alla azienda stessa di apportare i correttivi consigliati per migliorare il proprio punteggio.

Oltre al vantaggio puramente di immagine di avere un rating alto, associati a questi indici saranno previsti dei vantaggi tanto più rilevanti per l’azienda quanto più alto sarà il suo punteggio: ad esempio l’esclusione da accertamenti di tipo analitico presuntivo, la riduzione dei termini per l’accertamento, l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti o un percorso più veloce per la presentazione di pratiche per il rimborso fiscale di cifre fino a 50000 euro.

I primi ISA a partire sono 70 e le aziende a cui si applicheranno queste nuove metodologie di valutazione fanno parte di un lungo elenco del quale si segnalano solamente alcune categorie: il settore Tessile sia di Produzione che per Conto Terzi, l’Autotrasporto, Parrucchieri e Barbieri, Carrozzieri e Meccanici, Intermediari Immobiliari ecc. ecc. (per l’elenco completo clicca qui)

Per gli altri settori non inclusi in questa prima tornata si applicheranno regolarmente i consueti Studi di Settore, fino alla completa sostituzione degli stessi.


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