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Mercoledì 7 settembre confronto aperto con i politici sul caro enegia

CARO ENERGIA: NON SPEGNIAMO LE PMI CARO ENERGIA: NON SPEGNIAMO LE PMI
Imprese e artigianato stritolate dai costi energetici
Non si tratta di un semplice slogan ma di una vera e propria iniziativa a cui Confartigianato Imprese di Prato e di Pistoia e Cna Toscana Centro hanno congiuntamente dato vita per fare concretamente tutto ciò che è possibile per sostenere le imprese del territorio, gravemente minacciate dal rincaro senza precedenti dei costi energetici che rischia di mettere in ginocchio aziende, lavoratori, famiglie che hanno superato con grande affanno e difficoltà la crisi indotta dalla pandemia.

Mercoledì 7 settembre prossimo, alle ore 16,30 presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Prato, Confartigianato e Cna in un incontro pubblico si confronteranno con tutte le forze politiche del territorio per rimarcare l’urgenza di misure a sostegno delle attività produttive per evitare con ogni mezzo possibile quella che rischia di diventare una drammatica ecatombe di aziende con conseguenze inimmaginabili sull’economia e sui cittadini stessi.
Tutti gli imprenditori sono invitati a partecipare all’iniziativa:

CARO ENERGIA: NON SPEGNIAMO LE PMI
Imprese e artigianato stritolate dai costi energetici

Mercoledì 7 settembre 2022 – ore 16.30
Auditorium della CCIAA di Prato-Pistoia (via Pelagatti 17, Prato)

Necessaria la prenotazione  scrivendo a: segreteria@prato.confartigianato.it

I dati rilevati da Confartigianato dicono che da settembre 2021 a oggi le micro e piccole imprese hanno pagato per l’energia elettrica 21,1 miliardi in più rispetto all’anno precedente. Una batosta senza precedenti che rischia di ingigantirsi ulteriormente: se nei prossimi quattro mesi i prezzi dell’elettricità non diminuiranno, i maggiori costi per i piccoli imprenditori saliranno nel 2022 a 42,2 miliardi in più rispetto al 2021.

In Italia – rileva Confartigianato – la velocità di crescita dei prezzi al consumo dell’energia elettrica è decisamente più elevata rispetto a quanto avviene nell’Unione europea: a luglio 2022, infatti, nel nostro Paese il prezzo dell’elettricità è cresciuto dell’85,3% rispetto dodici mesi prima, a fronte del +35,4% della media dell’Eurozona e, in particolare, del +18,1% della Germania e del +8,2% della Francia.

A livello territoriale la Toscana è purtroppo tra le regioni in cui il boom dei costi energetici è più marcato, superando il miliardo di euro: 1,6 miliardi

I settori più colpiti sono quelli di vetro, ceramica, cemento, carta, metallurgia, chimica, tessile, gomma e plastica e alimentare.


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