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Piani aziendali di Vaccinazione COVID-19
E’ stato siglato – dalle parti sociali – nella serata del 6 aprile 2021 il Protocollo Nazionale per la realizzazione dei piani aziendali di vaccinazione anti COVID. Sono destinatarie del protocollo tutte le aziende, di qualunque dimensione, i titolari delle aziende, i soci ed i lavoratori dipendenti che prestano la loro attività per l’azienda, a prescindere dalla tipologia contrattuale.
Le aziende che vorranno procedere alla vaccinazione del proprio personale dipendente, potranno procedere con le seguenti modalità.
VACCINAZIONE DIRETTA – PIANO AZIENDALE
Le aziende possono procedere direttamente in azienda (“punti straordinari di vaccinazione”), con iniziativa singola o in forma aggregata con altre aziende. Le aziende dovranno predisporre e presentare un “PIANO DI VACCINAZIONE AZIENDALE”, anche per il tramite delle rispettive Organizzazioni di rappresentanza, alla ASL di riferimento, con l’indicazioni del numero dei vaccini richiesti. Sarà cura dell’azienda, avvalendosi del Medico Competente, l’organizzazione del servizio e la registrazione delle vaccinazioni, con costi totalmente a suo carico (fatta eccezione del costo del vaccino, che resta gratuito).
VACCINAZIONE AD OPERA DI STRUTTURE SANITARIE PRIVATE
In alternativa, l’azienda può decidere di avvalersi di strutture Sanitarie Private, anche per il tramite delle Associazioni di categoria. In tal caso gli adempimenti vari e la registrazione dei vaccini saranno a carico della Struttura Sanitaria, con addebito del costo all’azienda.
VACCINAZIONE ATTRAVERSO LE STRUTTURE SANITARIE DELL’INAIL
Le aziende che non sono tenute alla nomina del Medico competente o che non possano far ricorso a strutture sanitarie private, possono avvalersi delle strutture sanitarie dell’INAIL. In questo caso, trattandosi di vaccinazione eseguita da struttura “pubblica”, i costi restano a carico dellInail.
DA SEGNALARE, IN TUTTI I CASI:
Se la vaccinazione viene eseguita in orario di lavoro, il tempo necessario alla medesima è equiparato a tutti gli effetti all’orario di lavoro e quindi regolarmente retribuito. Essa comunque resta “volontaria”: vi aderiranno solo i lavoratori che prestano apposito consenso. Il Medico competente, la Struttura Sanitaria e l’Inail forniranno adeguata informazione ed acquisiranno il consenso informato.L’operatività del protocollo resta ovviamente subordinato alla disponibilità dei vaccini.
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