Investimenti nel settore tessile, della moda e degli accessori Sono stati pubblicati, con decreto direttoriale…
Richiesta di incontro al ministro Di Maio per la legalità
“Vogliamo incontrare il ministro Di Maio per dire basta all’illegalità diffusa e allo sfruttamento del lavoro nel distretto tessile pratese”
Un appello e una richiesta d’incontro al Ministro Di Maio da parte delle organizzazioni datoriali e dei sindacati per dire basta a un sistema di illegalità diffuso che ancora imperversa nel distretto tessile pratese nonostante le denunce che le stesse organizzazioni lanciano da alcuni anni.
I firmatari del documento che verrà spedito al ministro (Cna Toscana Centro, Confartigianato Imprese Prato, Filctem Cigil, Femca Cisl e Uiltec Uil) lanciano un messaggio chiaro: gli strumenti efficaci per combattere il fenomeno dell’illegalità e dello sfruttamento indiscriminato del lavoro ci sono: la legge contro il caporalato e la responsabilità solidale dei committenti sarebbero infatti sufficienti a combattere il fenomeno. “Vogliamo incontrare il ministro – dicono i firmatari – per capire se la mancata applicazione di queste misure risale a un problema politico e, se così non fosse, quali altri problemi di carattere tecnico la ostacolano”. “Occorre restituire valore al lavoro legale e a tutti quegli imprenditori del distretto pratese che lavorano ogni giorno nel rispetto delle regole e che vengono fortemente danneggiati da una concorrenza sleale che continua a proliferare – ha chiosato Moreno Vignolini, presidente della Federazione Moda di Confartigianato Toscana – In questo assume valore determinante l’impegno comune delle varie organizzazioni economiche della città per spingere nel modo più incisivo possibile le nostre istanze”.
I firmatari del documento che verrà spedito al ministro (Cna Toscana Centro, Confartigianato Imprese Prato, Filctem Cigil, Femca Cisl e Uiltec Uil) lanciano un messaggio chiaro: gli strumenti efficaci per combattere il fenomeno dell’illegalità e dello sfruttamento indiscriminato del lavoro ci sono: la legge contro il caporalato e la responsabilità solidale dei committenti sarebbero infatti sufficienti a combattere il fenomeno. “Vogliamo incontrare il ministro – dicono i firmatari – per capire se la mancata applicazione di queste misure risale a un problema politico e, se così non fosse, quali altri problemi di carattere tecnico la ostacolano”. “Occorre restituire valore al lavoro legale e a tutti quegli imprenditori del distretto pratese che lavorano ogni giorno nel rispetto delle regole e che vengono fortemente danneggiati da una concorrenza sleale che continua a proliferare – ha chiosato Moreno Vignolini, presidente della Federazione Moda di Confartigianato Toscana – In questo assume valore determinante l’impegno comune delle varie organizzazioni economiche della città per spingere nel modo più incisivo possibile le nostre istanze”.
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