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Nella foto, da sinistra: Qamil Zejnati segretario Uil Tec, Luciano Sacchetti, segreteria Femca-Cisl, Massimiliano Brezzo, segretario Filctem-Cgil, Moreno Vignolini, presidente Federazione Moda Confartigianato Toscana, Francesco Viti, presidente di Federmoda Cna Toscana Centro

Richiesta di incontro al ministro Di Maio per la legalità

“Vogliamo incontrare il ministro Di Maio per dire basta all’illegalità diffusa e allo sfruttamento del lavoro nel distretto tessile pratese”
Un appello e una richiesta d’incontro al Ministro Di Maio da parte delle organizzazioni datoriali e dei sindacati per dire basta a un sistema di illegalità diffuso che ancora imperversa nel distretto tessile pratese nonostante le denunce che le stesse organizzazioni lanciano da alcuni anni.
I firmatari del documento che verrà spedito al ministro (Cna Toscana Centro, Confartigianato Imprese Prato, Filctem Cigil, Femca Cisl e Uiltec Uil) lanciano un messaggio chiaro: gli strumenti efficaci per combattere il fenomeno dell’illegalità e dello sfruttamento indiscriminato del lavoro ci sono: la legge contro il caporalato e la responsabilità solidale dei committenti sarebbero infatti sufficienti a combattere il fenomeno. “Vogliamo incontrare il ministro – dicono i firmatari – per capire se la mancata applicazione di queste misure risale a un problema politico e, se così non fosse, quali altri problemi di carattere tecnico la ostacolano”. “Occorre restituire valore al lavoro legale e a tutti quegli imprenditori del distretto pratese che lavorano ogni giorno nel rispetto delle regole e che vengono fortemente danneggiati da una concorrenza sleale che continua a proliferare – ha chiosato Moreno Vignolini, presidente della Federazione Moda di Confartigianato Toscana – In questo assume valore determinante l’impegno comune delle varie organizzazioni economiche della città per spingere nel modo più incisivo possibile le nostre istanze”.

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