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Stretta Creditizia su imprese e Cittadini

STRETTA CREDITIZIA PER IMPRESE E CITTADINI

ANCORA PIU’ IN SALITA LA STRADA DELLE IMPRESE, OLTRE CHE DALLA PANDEMIA, NUOVE DIFFICOLTA’ ARRIVANO DALLA STRETTA CREDITIZIA.

Normative europee, da tempo programmate e pensate per rendere più affidabili ed economicamente solide le imprese, coincidono, nella loro fase di applicazione, con il periodo più buio della nostra storia.

Dall’inizio del 2021 è cambiata la definizione di “default” e sono entrati in vigore nuovi criteri e modalità più restrittive in materia di classificazione economica delle imprese rispetto a quanto finora adottato, con soglie più basse per i tempi di pagamento e una diversa modalità di calcolo dei giorni di scaduto. Inoltre gli inadempienti finiranno in una lista nera e, in ultima analisi, verranno segnalati alla centrale rischi come dei cattivi pagatori.

Tali criteri, oltre che per le imprese, sono applicati anche per i privati cittadini.

IN COSA CONSISTE LA STRETTA CREDITIZIA

I principali cambiamenti introdotti in materia di default prevedono che le banche definiscano automaticamente come inadempiente il cliente che presenta un arretrato da oltre 90 giorni, il cui importo risulti:

  • superiore ad € 100 e superiore all’1% del totale delle esposizioni per le persone fisiche, titolari di ditte, liberi professionisti, ditte individuali e imprese con fatturato inferiore a 5 milioni di Euro ed esposizione verso la banca inferiore a 1 milione di Euro;
  • superiore ad € 500 e superiore all’1% del totale delle esposizioni per tutte le altre imprese.

Superati i 90 giorni di sconfinamento delle disponibilità o dell’affidamento, quindi, il debitore entra in stato di default e la banca deve avviare azioni di tutela dei propri crediti.

“Confartigianato Imprese, – afferma Fabrizio Campaioli, componente di Giunta di Confartigianato Imprese Prato e Presidente nazionale di Fedart Fidi – con il conforto di tante altre Associazioni di categoria, ha già fatto presente alle istituzioni italiane ed europee che queste norme, pur condivise nello spirito, in questo particolare momento non sono applicabili  in quanto pensate per un contesto completamente diverso e caratterizzate da un eccesso di automatismi e rigidità che rischiano di compromettere irrimediabilmente le prospettive di recupero delle attività imprenditoriali.”

La necessità di intervenire rapidamente è affermata con determinazione da Campaioli. “È necessario procedere immediatamente ad alcune modifiche ed adattamenti che consentano alle banche di offrire il massimo supporto all’economia reale per la tenuta del tessuto produttivo.

Per far questo devono essere superate una serie di criticità nel quadro regolamentare bancario europeo, per evitare che situazioni di temporanea difficoltà delle imprese si trasformino in crisi irreversibili e in una restrizione dell’offerta di credito che sarebbe deleteria nel contesto attuale: una corretta valorizzazione dei crediti è nell’interesse sia delle banche che delle imprese.

In un momento così difficile – prosegue il presidente di Fedart Fidi – è indispensabile non obbligare le banche alla mera osservanza della norma bensì incoraggiarle ad accompagnare il cliente in un percorso di ristrutturazione. Di fatti, con queste norme la banca deve bloccare i pagamenti automatici dal conto corrente qualora questi possano comportare lo sconfinamento non consentito dalle proprie disponibilità o del proprio affidamento. Questo potrebbe comportare una eventuale morosità verso i soggetti con cui si hanno instaurati rapporti di pagamento, come ad esempio le utenze, fino all’interruzione delle forniture.

Occorre quindi monitorare attentamente le proprie disponibilità correnti ed il saldo del proprio conto o qualora non lo si sia fatto, valutare la procedura per l’apertura di un affidamento.

Confartigianato Imprese Prato è pronta a sostenere l’impresa attraverso il nostro Ufficio Credito – conclude Campaioli – che potrà guidare l’imprenditore lungo l’intero percorso, dalla visione del contratto all’apertura di Fido, garantendo un monitoraggio completo della situazione finanziaria dell’associato.

Per ulteriori informazioni contatta il nostro Ufficio Credito.

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