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Tradizione, Innovazione, Sostenibilità: premi alle imprese e riflessioni sul futuro

La vera domanda non è quanti posti di lavoro si perderanno con l’Intelligenza Artificiale, ma quanti ne verranno generati e se saremo in grado di produrli”. Le parole sono del professor Daniele Mazzei, professore associato presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa, uno dei maggiori esperti in Italia di IA, ieri ospite della terza edizione di “Tradizione, Innovazione, Sostenibilità: Eccellenze 2024, l’evento di Confartigianato Imprese Prato culminato con la premiazione delle tre aziende che si sono distinte rispettivamente nelle tre categorie citate, individuate da una giuria interna.
Dopo i saluti del presidente
Luca Giusti e della Sindaca di Prato, Ilaria Bugetti, è stato Federico Quaranta, noto conduttore e autore televisivo e radiofonico, a introdurre il tema della serata “IA e I@, incontro tra Intelligenze. Connubio per disegnare economia e società di domani”. “A rendere unico il nostro Paese – ha detto Quaranta – al di là delle sue bellezze, sono le botteghe artigiane che nei secoli fino a oggi sono state custodi della tradizione, della cultura e della nostra identità. M anche dell’innovazione, col contributo di ogni generazione che è succeduta alla precedente conservando la tradizione ma portando sempre qualcosa di nuovo”.
Quindi si è tenuta la tavola rotonda sul tema dell’
Intelligenza Artificiale.

Il professor Mazzei, le cui ricerche si concentrano sull’Intelligenza Artificiale per l’Internet delle Cose Industriali, ha tracciato un quadro ben preciso sul ruolo determinante che giocheranno nel prossimo futuro le intelligenze artificiali. “Non esiste una IA generalista, ma tante applicazioni con scopi ben precisi – ha detto Mazzei – Il problema non è quello di limitarla, come si tende a fare spinti soprattutto dalla scarsa conoscenza di questi strumenti, ma quello di prepararsi a gestirla e coglierne le grandi opportunità. La formazione in materia è fondamentale e se si pensa che all’Università di Pisa si laureano in IA solo 70 persone l’anno, si comprende che molto presto queste competenze non saranno sufficienti a coprire le richieste”
“Nella mia attività di realizzazione di miniature fantasy riesco, con l’IA, a realizzare in 2 giorni un prodotto per il quale servivano 2 mesi e costi di trasferimento tra India, Italia e Usa – ha detto Luca Giusti – Come ogni volta siamo davanti a un cambiamento, saranno coloro in grado di cavalcarlo ad averne vantaggi. Noi come Confartigianato saremo a fianco dei nostri imprenditori per orientarli verso un’adeguata preparazione”. Sulla necessità di una formazione in materia ha insistito anche il presidente nazionale di Confartigianato,
Marco Granelli che, impossibilitato a essere presente, ha inviato un messaggio video dove sottolinea la missione che l’associazione deve svolgere in questo ambito.

Dopo un momento conviviale sono state poi premiate le tre aziende.

Per la Tradizione, è stata premiata la ditta Biscottificio Bellini – La bottega di’Fochi, di Carmignano. Una delle eccellenze gastronomiche del nostro territorio, il Biscottificio Bellini produce e vende da oltre un secolo le golosità tipiche dell’arte dolciaria toscana, come gli Amaretti d’i Fochi, i Cantuccini di Prato, le Fedore e le Pesche di Prato.
Nato come piccolo laboratorio di pasta fresca (il torchio per la lavorazione era azionato da un ciuco), nel 1897 fu rilevato da Giovanni Bellini (detto i’ Fochi) che gli diede il nome e da allora si producono pani dolci con ingredienti semplici e genuini. Alla conduzione della pasticceria si sono succedute tre generazioni: da Giovanni a Giuseppe fino a Giovanni junior, che gestisce ancora oggi il forno di famiglia.

Per l’Innovazione il riconoscimento di Confartigianato è andato all’Autofficina Montegrappa. Avviata da Rocco Brescia, adesso è portata avanti dai due figli, Matteo e Francesco. Con l’avvento della seconda generazione, l’autofficina sta vivendo un forte orientamento verso l’innovazione che le tecnologie più avanzate possono portare in questo settore. Solo ultima in ordine di tempo è la progettazione e realizzazione di una App tramite la quale il cliente potrà conoscere immediatamente il tipo di problema segnalato dalle spie della vettura trovando già pronta e attivata l’autofficina per la soluzione del caso. Un progetto che ha vinto un bando regionale per l’innovazione ottenendo il co-finanziamento da parte della Regione Toscana nell’ambito di fondi Pnrr.

Per la Sostenibilità il premio di Confartigianato Imprese Prato 2024 è andato alla ditta Papini Fratelli & C. di Montemurlo che dal 1970 è attiva nella lavorazione dei materiali pregiati, per la maggior parte cashmere ricondizionato, realizzando capi meravigliosi. Papini Fratelli è una delle prime aziende del settore ad aver sposato il valore di ecosostenibilità alla rigenerazione di maglie in cashmere usate, ovvero al cashmere rigenerato.
L’idea è stata quella di realizzare un prodotto che unisse la tradizione della lavorazione artigianale di Prato su tessuti pregiati e l’alta qualità della maglieria made in Italy, attraverso l’Eco-Cashmere, o cashmere rigenerato, un filato in puro cashmere a basso impatto ambientale, realizzato seguendo i principi dell’economia circolare.

L’intera lavorazione viene eseguita all’interno dell’azienda da personale specializzato. Il prodotto finito, stirato e imbustato con cartellino già pronto alla vendita, si presenta come una maglia nuova, ma economicamente molto più conveniente.

 


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