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Un soffio di fiducia nel futuro dal Premio Confartigianato Tradizione e Innovazione
Le aziende artigiane saranno protagoniste del futuro. Ne è certo Marco Granelli, presidente nazionale di Confartigianato, intervenuto ieri all’evento Premio Confartigianato Prato Tradizione e Innovazione tenuto al Museo del Tessuto, dove quattro aziende associate hanno ricevuto altrettanti riconoscimenti.
“Credo che un modello di politica industriale orientato ai prodotti standardizzati sia finito, a favore di un mercato della personalizzazione e della creatività, legato a un made in Italy del quale siamo detentori – ha detto Granelli – Per questo le nostre aziende possono giocare un ruolo importante nel prossimo futuro e regalare belle pagine di sviluppo al Paese”. Ma attenzione: per cogliere le opportunità bisogna attrezzarsi. “Sono convinto – ha detto Granelli – che oggi sia fondamentale il concetto di aggregazione, e Confartigianato è impegnata per favorirlo. Oggi piccolo è bello, ma insieme è meglio: saremo vincenti se sapremo declinare la parola io in noi”.
A essere vincenti sono state intanto le quattro aziende premiate: Premio Tradizione ad Andrea Amerighi, orafo maestro artigiano nella cui bottega-laboratorio nella centralissima via Magnolfi, crea gioielli di rara bellezza; il Premio Innovazione a all’azienda Iles, azienda produttrice di dispositivi di sicurezza e controllo del traffico ad alta tecnologia. Riconoscimenti anche alla Tessitura di Volfrano Bearzot, associato da oltre 50 anni e alla giovane fotografa Michela Moschetti che ha scelto Confartigianato come partner della sua avventura imprenditoriale.
“Sebbene ancora alle prese con tante difficoltà, questo evento vuole essere innanzitutto un segnale di fiducia e di volontà di ritorno alla normalità e alla socializzazione- ha detto il presidente di Confartigianato Imprese Prato, Luca Giusti – Queste quattro aziende, così diverse tra loro ma tutte vincenti, dimostrano la capacità di Confartigianato di rappresentare sia aziende strutturate, innovative, proiettate nel futuro, e aziende artigiane tradizionali caratterizzate da un patrimonio di sapere di abilità e manualità”.
Tradizione e innovazione temi cari anche alle istituzioni intervenute, dal padrone di casa Francesco Marini, presidente del Museo del Tessuto a Dalila Mazzi, presidente della Camera di commercio, al presidente della Provincia, Francesco Puggelli e al sindaco di Prato, Matteo Biffoni. “Di tradizione e innovazione ne parliamo da tempo – Ha detto Biffoni – e Prato, davanti a un mondo che cambia, ha dimostrato di saper allargare le proprie competenze e saper fare anche altro”.
“Quello di lavorare insieme per il futuro è un tema caro a Prato – ha detto Marini – dove il valore dei nostri prodotti è il risultato di una stretta collaborazione tra tante aziende. Per questo può essere una formidabile palestra per costruire il futuro valorizzando in questo processo l’importanza dell’associazionismo”.
“E’ il momento di realizzare quel futuro che per due anni ci siamo immaginati nel post pandemia – ha detto Puggelli – Un futuro che deve riscoprire il valore del lavoro manuale, nella forza di fare le cose insieme e nella capacità di innovare”.
“Veniamo da due anni difficili, che hanno segnato le nostre imprese ma anche le persone – ha detto Dalila Mazzi – Si avverte però la volontà di andare avanti: attualmente stiamo lavorando su un bando per la formazione in maniera innovativa, puntando sull’affiancamento in azienda. Che rimane il modo più efficace per avvicinarsi a un mestiere”.
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